Professionista della Pubblica Amministrazione, ho 57 anni, sono sposato con Valeria La Rocca, insegnante,  e genitore di Andrea e Roberta.

Per 33 anni sono stato un dipendente del Comune di Carlentini.
Ufficiale in congedo dell’Esercito Italiano, giovanissimo vinco il concorso nel corpo di polizia municipale all’interno del quale ricopro il ruolo di commissario.

Dopo 20 anni ed un percorso universitario che mi porta a conseguire la laurea in giurisprudenza, appendo la divisa per ricoprire il ruolo di dirigente e vice segretario del Comune.

L’esperienza trentennale maturata all’interno del Comune, unita agli innumerevoli incarichi di alto profilo ricoperti in molte altre amministrazioni, compresi quelli prefettizi per collaborazioni alla gestione di comuni sciolti per mafia, mi hanno conferito la giusta sicurezza che mi ha spinto a mettermi in gioco offrendo la mia conoscenza dell’amministrazione della cosa pubblica al servizio dell’intera comunità.
La politica, d’altronde, è una passione che coltivo da sempre.

Durante gli anni trascorsi come commissario di polizia municipale, in passato, sono stato anche segretario nazionale del sindacato della polizia locale d’Italia. Ho svolto anche il ruolo di presidente di commissione in molti concorsi pubblici nonché presidente di commissioni in gare per l’affidamento di servizi pubblici.

Sindaco della mia città

Nel maggio 2018 scelgo di mettere a disposizione della mia comunità, nella maniera più proficua, quanto di positivo ho acquisito nel corso della mia carriera, candidandomi alle elezioni amministrative.
Il 10 giugno vengo eletto Sindaco con oltre il 51% delle preferenze.

Inizia così la mia esperienza amministrativa segnata da tanti successi ma anche da periodi difficilissimi. Primo tra tutti, la pandemia che ha rappresentato per ogni amministrazione una drammatica minaccia sociale caratterizzando oltre due anni e i cui effetti sono destinati a perdurare a lungo.

La mia candidatura per il secondo mandato di Sindaco

Volge al termine un quinquennio impegnativo e ricco di soddisfazioni.
Cinque anni che rimarranno nella memoria collettiva della città per avvenimenti epocali che hanno messo a dura prova la comunità ma anche per importanti risultati raggiunti. Dal piano per la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, che è passata dall’8 al 68%, all’Istituzione del Parco di Leontìnoi, con la ripresa degli scavi, dopo oltre quarant’anni di assoluta inattività, e l’impegno dell’Amministrazione verso la riapertura al pubblico e la promozione del patrimonio archeologico che ha raggiunto un apice storico con l’ottenimento di un finanziamento di circa tre milioni di euro per la valorizzazione e la fruizione turistica dell’importante insediamento archeologico.

Non secondo per importanza l’impegno profuso per la realizzazione dell’autostrada Catania-Ragusa, che ha visto l’Amministrazione di Carlentini ricoprire un ruolo di primissimo piano nei tavoli istituzionali nazionali, e la costante pressione necessaria al rifacimento della viabilità extra-urbana.
Allo stesso modo, pur esulando dal programma, vanno segnalati risultati di importanza strategica come l’istituzione delle ZES e l’inserimento di Carlentini e degli altri comuni del triangolo all’interno dell’”Area di Crisi Industriale Complessa” che pone il territorio come protagonista assoluto nella Transizione Energetica.

E se da un lato ne ha limitato l’azione, pregiudicando il raggiungimento di importanti obiettivi prefissati, non vi è dubbio che il Covid ha consentito all’Amministrazione di dar prova della propria eccezionale capacità di gestione delle crisi, con la professionalità del personale, con gli strumenti della comunicazione digitale introdotti da appena un anno, con l’estrema rapidità con cui via via sono stati adottati i provvedimenti atti a contrastare le difficoltà che la popolazione si trovava a vivere.
Anche il post pandemia, con l’adozione del PNRR, ha consentito alla mia Amministrazione di dar prova di efficienza con l’ottenimento di importanti finanziamenti in ordine alle misure di “Rigenerazione Urbana” che trasformeranno radicalmente il volto urbano della città.

E ancora, sul piano internazionale, le relazioni con la città di Omaha, presto “Città sorella”, che hanno originato importanti progetti come l’accordo quadro tra l’Università di Catania e la University of Nebraska in Omaha, che consentirà ai nostri giovani di poter accedere ai corsi di studi negli Stati Uniti, e l’export di prodotti locali negli U.S.A. in fase di realizzazione. E ancora le due edizioni di Summer School che hanno portato al Borgo Rizza decine di studenti dell’Università di Stoccolma e Basilea.

Per i prossimi cinque anni intendiamo perseguire il raggiungimento degli obiettivi non ancora raggiunti per via dell’emergenza Covid e il rilancio dell’attività amministrativa a partire da ciò che è stato realizzato.
In questo senso il PNRR rappresenta la vera chiave di volta verso un nuovo scenario, inimmaginabile fino a pochi anni fa, che deve indurre la politica ad acquisire una nuova visione e capacità di pianificare il futuro della città mettendo in campo tutte le migliori energie della società e le competenze disponibili per cogliere tutte le opportunità che lo storico provvedimento europeo offre: un programma aperto e organico che partendo dal sistema valoriale genetico della città, caratterizzato dal senso di comunità, dalla solidarietà, dall’accoglienza e dalla cultura del lavoro, promuova la crescita economica e sociale all’insegna dello sviluppo sostenibile, e consenta di cogliere tutte le opportunità che la globalizzazione può offrire ad una comunità che voglia promuovere la propria ricchezza identitaria attraverso la tradizione dei luoghi e dei prodotti.

Tutela dell’ambiente, efficientamento energetico, coesione sociale dovranno essere le direttrici della azione amministrativa per i prossimi cinque anni, che ponga al centro la valorizzazione delle risorse del territorio come fattore principale della crescita collettiva.

Il tuo impegno è decisivo.
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