La gestione della crisi agricola non possiamo affidarla agli stessi soggetti che non sono stati capaci di introdurre una seria riforma dei consorzi di bonifica; che si sono fatti bocciare tutti i progetti finanziabili con il PNRR, per l’ammodernamento delle reti e degli impianti irrigui, a coloro che non hanno mai preso in considerazione una legislazione che consentisse di assumere a carico della Regione i costi delle infrastrutture e residuare a carico degli agricoltori solamente la parte afferente ai costi di esercizio.