Quella del precariato e del “part-time” è una vera è propria emergenza irrisolta la cui risoluzione non può essere riaffidata a coloro che hanno mantenuto migliaia di lavoratrici e di lavoratori in uno stato di sfruttamento indecoroso per un Paese democratico, avanzato e moderno. E la totale incapacità di capire e di risolvere tale piaga sociale sta creando la nascita di una generazione di nuovi poveri del presente e futuro.
Questi stessi lavoratori, oggi con retribuzioni mortificanti, dopo aver lavorato anche per più di quarant’anni nella Pubblica Amministrazione, saranno i futuri percettori di pensioni con importi uguali a quelli delle pensioni minime sociali.